Al Capo Servizio del IV Dipartimento

Oggetto: Variante generale al PRGC – Sistema di piste ciclabili: osservazioni e proposte

L'associazione "VIVILABICI" č sorta di recente a San Donā coinvolgendo anche cittadini dei Comuni limitrofi della "Cittā del Piave" ed ha principalmente le seguenti finalitā, elencate nello statuto societario:

1) promuovere e sviluppare la cultura e la pratica di un uso abituale della bicicletta quale mezzo di trasporto semplice, economico ed ecologico;

2) proporre la realizzazione di strutture, provvedimenti e politiche che facilitino ed incentivino la diffusione e l'uso della bicicletta;

3) proporre provvedimenti per la moderazione del traffico e per la sicurezza stradale, in particolare nei riguardi di ciclisti e pedoni; avanzare proposte per la risoluzione dei problemi legati alla mobilitā e per lo sviluppo del trasporto collettivo; criticare i danni ambientali e sociali causati dall'uso smodato del mezzo privato a motore; promuovere un'azione culturale ed elaborare proposte concrete in tal senso.

Durante una recente riunione sono stati esaminati gli elaborati grafici della Variante generale al PRGC per quanto riguarda il sistema di viabilitā ciclabile proposto.

Dall’analisi sono emersi i seguenti aspetti generali:

· l’evidente assenza di un nesso connettivo fra i singoli tratti di piste ciclabili tali da costituire una vera e propria rete di collegamento;

· la mancanza di collegamento fra i principali fatti urbani della Cittā (scuole, impianti sportivi, strutture ricreative, sanitarie e commerciali, stazioni dei mezzi pubblici);

· la mancanza di separazione fra i vari sistemi di viabilitā, compresa quella di tipo pedonale, che non dovrebbero interferire con quella ciclabile;

· la presenza di un numero considerevole d’incroci dei quali non sono espressi i criteri di gestione atti a garantire la sicurezza degli utilizzatori;

· una previsione di piste ciclabili su sedi stradali esistenti di limitata larghezza e con chiara impossibilitā di eseguire allargamenti;

· l’assenza d’utilizzo di sedi stradali di tipo interpoderale per realizzare collegamenti in particolare fra le frazioni;

· la difficile realizzabilitā di molti tratti fra quelli proposti.

Ci č parso, complessivamente, che l’uso della bicicletta, nella nostra Cittā, non venga sufficientemente valorizzato come alternativo a quello dei veicoli a motore.

In relazione a tutto quanto sopra č possibile inoltre, pių in dettaglio, evidenziare alcuni fatti specifici:

· la non chiara identificazione del percorso ciclabile nel costruendo sottopasso di Viale Garibaldi

· la risoluzione del problema di collegamento fra la zona scolastica di via Perugia e la zona degli impianti sportivi di via Unitā d’Italia che escluda l’esistente attuale pericoloso sottopasso ferroviario;

· l’utilizzo quale pista ciclabile del marciapiede di viale Libertā;

· il mancato attraversamento dei parchi urbani per realizzare piste "sicure", in particolare al fine di collegare il centro urbano con il Centro commerciale Piave in alternativa al percorso esistente a fianco della SS Triestina;

· la non identificazione del collegamento fra i due segmenti di pista nei tratti sottostanti il nuovo viadotto che attraversa via Calnova e via Tabina.

Certi che il nostro contributo sarā tenuto nella dovuta considerazione dalla Amministrazione Comunale, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.

 

                    "VIVILABICI"                   Il Presidente

                                                                Alessandro Calderan

San Donā di Piave 25 settembre 2002