Venerdì, 7 Ottobre 2005

SAN DONÀ In una polemica lettera l’associazione contesta una serie di scelte attuate autonomamente dall’amministrazione comunale
Piste ciclabili, le proposte di "Vivilabici"
«Non sono state prese in considerazione le nostre offerte di collaborazione ma restiano disponibili»

Una richiesta di incontro con l'amministrazione comunale per lo sviluppo della ciclabilità urbana. È quella contenuta in una lettera con spunti polemici, consegnata, ieri, dall'associazione Vivilabici, presieduta da Alessandro Calderan, che conta circa duecento iscritti. Calderan parte da un'osservazione: "È con grande piacere che la nostra associazione, come buona parte della cittadinanza, ha notato l'esposizione in punti strategici della città di alcuni pannelli informativi riguardanti la realizzazione di un sistema di piste ciclabili. Già nell'aprile di quest'anno - prosegue il documento - ad un convegno in tema l'associazione offrì la propria collaborazione al vicesindaco Alberto Gobbo, per la stesura di progetti per il miglioramento e di raccordo delle piste ciclabili del territorio. In maggio, venne inviata anche una lettera agli amministratori, nella quale si chiedeva un incontro. Dopo quasi cinque mesi non solo non abbiamo avuto alcuna risposta ma ci siamo stupiti per numerose scelte compiute dall'amministrazione". Questi i punti caldi: "Il pannello con lo slogan "Viviamobici la città" sembra proprio un'appropriazione indebita del nome della nostra associazione, che esiste da quattro anni. La cittadinanza potrebbe pensare che certi progetti siano realizzati con il nostro consenso e collaborazione. Su via Nazario Sauro ribadiamo la nostra contrarietà alla realizzazione di piste riservate sia ai pedoni che ai ciclisti, come osservato anche da altri cittadini, gli uni diventano un pericolo per gli altri. Il progetto originario di sistemazione di via Battisti prevedeva la realizzazione di una pista ciclabile: che fine ha fatto? Quando verrà realizzata ? Sempre a proposito di via Battisti come è possibile presentare il progetto esecutivo di mercoledì pomeriggio quando l'inizio effettivo dei lavori è fissato per la mattina del lunedì successivo ?". "Riproponiamo la nostra offerta di collaborazione - conclude la lettera - e rimaniamo ancora in attesa di un incontro, perché crediamo nella possibilità di migliorare i percorsi ciclabili e soprattutto siamo convinti che, anziché impegnare ingenti risorse in progetti, sia opportuno completare le piste esistenti. Per collaborazione non intendiamo una semplice presentazione dei progetti esecutivi alla vigilia della loro realizzazione bensì un mettersi attorno ad un tavolo in fase progettuale. Questo è il nostro modo di intendere la "democrazia partecipata", più volte auspicata dal sindaco".

Davide De Bortoli