Venerdì, 20 Marzo 2009
La prognosi resta riservata anche se non dovrebbe più essere in pericolo di vita
Sempre grave la bambina
investita a Croce di Musile

Musile
(f.c.) Sono ancora gravi le condizioni della bambina di 7 anni investita, con il fratellino di 9 anni, poco dopo essere uscita di casa.
S.J. si trova ricoverata in prognosi riservata all’Ospedale dell’Angelo di Mestre, ma non dovrebbe più essere in pericolo di vita; il maschietto si trova, invece, ricoverato al nosocomio cittadino di San Donà di Piave e ne avrà per trenta giorni.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 19 di mercoledì sera, all’imbocco del sottopasso di via Bosco, nella località di Croce.
Il limite è di 30 chilometri all’ora e di sera è bene illuminato. Dal lato delle scuole elementari si trova una abitazione, situata nei pressi del vecchio passaggio a livello; di fatto è a ridosso dell’imbocco, anche se c’è una piccola via che va percorsa per arrivare a casa. Ed è proprio qui che abitano i due bambini, assieme ad altre famiglie, unite tra loro da un vincolo di parentela. Sono le 19.15. Dal sottopasso sopraggiunge un’auto, una Fiat 600 condotta da una signora di 52 anni residente a Fossalta di Piave. Per cause in corso di accertamento da parte del Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di San Donà, il mezzo ha travolto i due bambini mentre stavano probabilmente attraversando la strada. Un urto violento che ha scaraventato i due a terra. Dato l’allarme, sul posto è intervenuto il Suem dell’ospedale di San Donà; la più grave è apparsa subito la bimba, trasferita in serata, con eliambulanza, al nosocomio di Mestre, dove si trova ricoverata in prognosi riservata. La notizia del grave incidente ha fatto subito il giro del paese; ieri, soprattutto tra i genitori, non si parlava d’altro. C’è apprensione per le condizioni della bambina, la più colpita da questo incidente. “Quello che posso dire come assessore – ha detto il titolare del referato alla viabilità di Musile, Alberto Teso – è che il sottopasso è in condizioni di sicurezza, anche con una adeguata illuminazione serale. Come genitore sono anch’io vicino alla famiglia, sperando che i due bambini, soprattutto la femminuccia rimasta gravemente ferita, si possano riprendere quanto prima”.