Il 'Museo del Paesaggio' a Boccafossa

Boccafossa, frazione di Torre di Mosto (provincia di Venezia) è un posto 'magico'. Il Sindaco, Alessandra Cigana, nel suo discorso di inaugurazione del 'Museo del Paesaggio' (sabato 16 giugno 2007) non a torto lo ha definito 'l'ombelico del mondo', specificando che il mondo di cui parlava era il mondo rurale, con la sua umanità e i suoi orizzonti.

Scrive il Sindaco: 'La definizione "Museo del Paesaggio" può sembrare un controsenso. Il paesaggio è già di per sé un "museo diffuso", anche se la parola Museo poco si addice a qualcosa che cambia e continuamente si rinnova; potremmo quindi definirlo meglio: "un luogo della memoria", un "contenitore del vissuto" '.

Boccafossa in effetti è il luogo della memoria da diversi punti di vista. Non è un caso che ospiti un Museo della Civiltà Contadina (con una ricchissima raccolta di attrezzi e macchinari), una Fattoria Didattica (Casa Vittoria: www.casavittoria.it) e, da un paio di settimane, il Museo del Paesaggio.

Attualmente questo nuovo Museo ospita una mostra di pittura: 'Tra mare e laguna' - l'estetica dell'acqua nella pittura del '900 , che resterà aperta fino al 2 settembre 2007. La visita è libera, gli orari sono i seguenti: lunedì: chiuso, dal martedì al venerdì: ore 16 - 18, sabato e domenica: ore 10 - 12 e 16 - 19

Boccafossa è una località attraversata da molti itinerari cicloturistici che l'Associazione Vivilabici propone mensilmente a soci e simpatizzanti. Alcuni di questi sono descritti dettagliatamente in questo sito (https://www.vivilabici.it/itinerari/index.htm). Il motivo per cui Boccafossa è una specie di 'passaggio obbligato' per molti nostri percorsi è semplice: il Veneto Orientale è in gran parte un territorio di bonifica, attraversato da grandi fiumi e da un intrico di canali che ne garantiscono l'equilibrio. Boccafossa si trova un po' al centro di questo territorio. Solo con il procedere lento del cicloturista si ha la possibilità di apprezzare tutte queste peculiarità del paesaggio !

Quindi l'invito è di farsi una pedalata come quella (solitaria) che ho fatto io stamattina: da S. Donà a Fossà, via Bellamadonna, strada provinciale verso Staffolo, a sinistra per via S. Martino, poi destra-sinistra-sinistra per pedalare sul lato opposto del canale che chiude questa strada, e arrivare a Torre di Mosto attraverso strade sterrate (Via dei Cinquanta). Giunti in centro a Torre di Mosto si pedala sull'argine destro della Livenza attraversando la località di S. Elena e giungendo a Boccafossa.

Per il ritorno: dall'osteria di Boccafossa (una sosta è d'obbligo !) si procede a destra costeggiando l'argine del Brian fino all'idrovora di Staffolo e giungendo ad incrociare la provinciale Torre di Mosto-Jesolo: qui è possibile girare a sinistra verso Staffolo e Stretti percorrendo un paio di km. Giunti a Stretti, dopo il ponte sul Brian si gira a destra per una strada inizialmente asfaltata e poi sterrata che ci porta a Cittanova. Da Cittanova si attraversa un'altra strada provinciale (nota come 'strada n° 1' o 'triestina bassa') e si prosegue lungo Via Tiepolo fino al ponte sul canale Ramo: qui si gira a destra verso la frazione di Isiata. Dal centro di Isiata una pista ciclabile ci riporta a S. Donà.

La lunghezza totale di questo percorso (calcolata con partenza/arrivo a piazza Rizzo, S. Donà) è di circa 46 km. Il periodo migliore è proprio questo inizio di luglio con giornate calde ma non afose. In questi giorni la campagna offre scorci panoramici di rara bellezza. Per chi non ci crede l'invito è di dare un'occhiata a questa piccola galleria di immagini: clicca qui

Per chi volesse dedicarvi un'intera giornata si consiglia una sosta a Torre di Mosto o S. Elena o a Boccafossa.

Mappa del percorso (in formato .pdf):

Buona pedalata !

Il presidente dell'Associazione Culturale Vivilabici, Gianni Murer - San Donà di Piave, 1 luglio 2007