San Donà
I nuovi interventi in via Battisti fanno scattare la protesta. L'allarme
è contenuto in una lettera inviata dall'associazione Vivilabici
al sindaco Zaccariotto e all'assessore alla Viabilità Muzzupappa.
Secondo il gruppo di appassionati delle due ruote i recenti interventi
di modifica sono sembrati poco efficaci e addirittura peggiorativi.
Vivilabici, infatti, ha raccolto il dissenso di alcuni residenti,
automobilisti, autisti degli autobus di linea e ciclisti, scontenti
dell'introduzione delle aiuole spartitraffico e della ridefinizione
delle corsie di marcia. Il disappunto dei residenti - secondo quanto
riportato nel testo di Vivilabici - deriva dal rumore delle auto
che sfrecciano sugli attraversamenti pedonali pavimentati, che non
è diminuito, soprattutto nelle ore notturne. Scontenti anche
gli automobilisti interpellati, sia quelli diretti in centro, sia
quelli "all'altezza dell'incrocio con via Risorgimento che
si trovano a dover imboccare una delle due strette corsie che, all'incrocio
con corso Trentin, consentono di svoltare; mentre quelli diretti
in via Risorgimento si trovano a dover girare a sinistra in corrispondenza
delle aiuole spartitraffico, trovandosi spesso con la coda di autoveicoli
diretti al centro". Lamentele anche da parte degli autisti
delle corriere "spesso costretti a degli autentici slalom per
evitare auto e furgoni parcheggiati durante il giorno nella zona
adibita a sosta per carico-scarico". I disagi maggiori, secondo
Vivilabici, sono comunque sopportati dai ciclisti, soggetti più
deboli: "Non c'è alcuna traccia di pista ciclabile,
com'era invece nel primo progetto, e secondo quanto affermato pubblicamente
dall'assessore Contarin nel corso del dibattito sulle piste ciclabili,
svoltosi il 29 novembre 2006 al centro culturale. Addirittura i
ciclisti diretti in centro, all'altezza di via Risorgimento si trovano
un'aiuola che li costringe ad immettersi nelle 'forche caudine'
che segnano l'inizio della corsia di destra. Se riescono a superare
indenni questo punto pericoloso si trovano le auto e i furgoni in
sosta sul lato che 'naturalmente' dovrebbe essere riservato alle
biciclette e sono quindi costretti a spostarsi nella stretta corsia
dove transitano auto, autobus e gli altri veicoli motorizzati. La
situazione è ancora più grave se si pensa che molti
sono studenti obbligati a transitare lungo via Battisti per raggiungere
la zona degli istituti scolastici. L'istinto di sopravvivenza, non
sapremmo come altrimenti chiamarlo, spinge un numero crescente di
questi a pedalare sul largo marciapiedi del porticato che conduce
verso il centro". Davide De Bortoli
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