Domenica 11 Marzo 2012

Legambiente boccia il Put e registra la “Mal’aria”

San Donà. Gli ambientalisti: «Le piste ciclabili non sono collegate, trasporto pubblico ignorato». Sforamenti del Pm10 davanti le scuole nonostante il vento

di Giovanni Monforte

«Nel nuovo Piano del traffico approvato dalla giunta Zaccariotto manca una scelta strategica per portare le auto fuori dal centro». Legambiente irrompe nel dibattito sulla viabilità a San Donà. Ieri mattina i volontari del circolo Pascutto Geretto, accompagnati dal tecnico Diego Bellone, hanno compiuto una serie di rilievi sull’aria per analizzare il livello delle Pm10, le famigerate polveri sottili.

L’iniziativa, che rientra nella campagna regionale «Mal’Aria», ha visto gli ambientalisti percorrere in lungo e in largo, a bordo delle loro biciclette, le strade più importanti della città. La giornata di forte brezza ha contribuito a tenere in media i valori sotto la soglia di guardia, fissata a 50 microgrammi per metro cubo. Ma, nonostante le condizioni meteo ideali, si sono registrati comunque alcuni sforamenti, con picchi di 70 microgrammi rilevati in viale Libertà davanti alla scuola media Nievo e di 60 microgrammi davanti alla scuola Forte ’48. La soglia di guardia è stata toccata anche all’incrocio tra Corso Trentin e via Battisti.

Legambiente ha segnalato la mancanza di dati comparabili sui valori di Pm10, in quanto la centralina Arpav installata in città non fornisce dati sulle polveri sottili. Il campionamento sarà ripetuto in autunno, poi i dati verranno consegnati al sindaco Zaccariotto con l’obiettivo di avviare un confronto sul tema traffico.

«Il Put tende solo a fluidificare la viabilità. Non si è puntato a una riduzione del traffico e alla possibilità di giungere in centro senza auto, ma si è pensato solo a creare un anello tutt’attorno – spiega Maurizio Billotto, a nome del circolo – E’ significativo che da Mussetta, dove abitano migliaia di persone, non ci sia un sistema per arrivare in centro che non sia l’uso dell’auto privata. Vorremo contribuire ad aprire il dibattito in città sulla viabilità». Ai campionamenti ha assistito anche il presidente dell’associazione Vivilabici, Gianni Murer, che ha rilanciato il tema delle piste ciclabili a San Donà. Il problema è la mancanza di una rete organica di percorsi, che si sviluppi da un capo all’altro della città.

«Per la mobilità ciclabile a San Donà c’è ancora tanto da fare – aggiunge Murer – Il Comune ricorda sempre che siamo ai primi posti per chilometri di piste, ma i percorsi non sono collegati. Un esempio la pista ciclabile che si sta costruendo in via Bortolazzi: manca il proseguimento verso il centro. Chi la percorre poi dovrà attraversare via Battisti e ora si trova anche piazza Indipendenza chiusa. Non c’è da meravigliarsi se i ragazzi vanno in bici sui marciapiedi: è spirito di sopravvivenza».