Domenica 26 settembre 2010

"Alberi golenali, no al taglio selvaggio"

MUSILE. Niente più taglio indiscriminato della vegetazione golenale, ma un’attività di pulizia delle rive, procedendo ad eliminare solo le piante morte, malate ed inclinate sull’acqua, che rischiano di ostruire i ponti. E, nel frattempo, avviare una nuova e più approfondita indagine sulla capacità di deflusso dell’acqua nel basso corso del fiume. Ecco le raccomandazioni formulate dal Comitato tecnico scientifico incaricato di analizzare il progetto regionale di manutenzione della golena del Piave. La stesura del rapporto conclusivo sarà terminata solo nelle prossime settimane. Ma ieri mattina - rispondendo a un’interrogazione del consigliere Graziano Paulon - l’assessore all’ambiente di Musile, Alberto Teso, ne ha diffuso un’ampia anticipazione. E i risultati del Comitato scientifico sembrano dare ragione alle proteste degli ambientalisti. Le conclusioni degli esperti, infatti, prefigurano «una modifica significativa al progetto», come chiarisce la stessa relazione. La soluzione prospettata evita il diradamento della vegetazione golenale. Il Comitato ritiene che i lavori già appaltati possano procedere esclusivamente lungo le rive con la rimozione delle piante morte, malate e inclinate, così da ridurre il rischio di ostruzione dei ponti. Un’attività che gli esperti consigliano anzi di estendere a tutto il corso del fiume da Ponte di Piave alla foce. E che dovrà essere preceduta da una mappatura delle piante, per individuare quelle da rimuovere. Il comitato chiede anche nuove indagini sulla capacità di deflusso dell’acqua, con l’installazione di due nuove stazioni di misurazione tra San Donà e il mare. Quanto agli interventi nel lungo periodo, il Comitato «propone una revisione dei definitivi interventi strutturali di laminazione delle piene, anche con un’eventuale rivalutazione della soluzione Falzè». L’assessore Teso ha chiarito che Musile farà proprie le osservazioni giunte dal Comitato scientifico e, non appena sarà depositata la relazione finale, avvierà un coordinamento con gli altri Comuni interessanti per studiare il da farsi. - (Giovanni Monforte)